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Come installare apache, mysql e php in mac OS x, linux e windows.
quesito posto 26 Settembre 2014 in Classe quinta da Emanuele Rizzo Esperto (238 punti)
  

7 Risposte

+4 voti

Ecco l'elenco dei passi necessari a eseguire l'intsallazione di apache su Windows

http://www.html.it/pag/16574/installazione-del-web-server-apache/

risposta inviata 26 Settembre 2014 da Michele La Rosa Corsista (95 punti)
modificato 26 Settembre 2014 da Michele La Rosa
+3 voti

Ecco a voi le guide per installare MySQL su Mac OS , Linux e Windows. Nei vari link sono riportati i passaggi per l'installazione .

MySQL su Mac OS

http://gabrieleromanato.com/2013/07/installare-e-gestire-mysql-su-mac-os-x/

MySQL su Linux

http://www.mrwebmaster.it/mysql/installare-mysql-linux_9719.html

MySQL su Windows

http://www.mrwebmaster.it/mysql/installare-mysql-windows_9720.html

risposta inviata 26 Settembre 2014 da Roberto Pastiglia Corsista (127 punti)
+2 voti

Di seguito ecco l' installazione di apache , mysql e php su mac OS x

 

http://www.cappellin.net/2012/04/installare-e-configurare-apache-php-e-mysql-su-os-x-lion-107.html

 

risposta inviata 26 Settembre 2014 da Emanuele Rizzo Esperto (238 punti)
+1 voto

Come configurare PHP & MySQL su piattaforma linux --->http://www.html.it/pag/18668/configurare-php-e-mysql/

Configurazione MySQL in Windows-->http://www.html.it/pag/18824/installazione-e-configurazione-di-mysql/

Configurazione MySQL in Mac OS :

  • - 1 - Scaricare dal sito l’ultima versione disponibile (downloads).
  • - 2 - Lanciare l’installazione con un doppio click sul pakage che abbiamo scaricato.
  • - 3 - Una volta installato bisogna ancora decidere come (e quando) lanciare la parte server di MySQL:

• In automatico
Assieme al pakage di installazione di MySQL troveremo un secondo pakage: MySQLStartupItem. 
Se vogliamo che MySQL sia automaticamente attivato ogni volta che accendiamo il computer è sufficiente installare questo pakage. Tecnicamente parlando, lo Startup Item viene installato nella directory/Library/StartupItems/MySQL. 
Inoltre viene aggiunta la variabile MYSQLCOM=-YES- al file di configurazione/etc/hostconfig. Se in seguito vogliamo temporaneamente disabilitare lo startup automatico, è sufficiente 
cambiare questa variabile in MYSQLCOM=-NO-.

• A mano
In alternativa, è sempre possibile lanciare MySQL da linea di comando: 

[host1:~] user1% sudo /usr/local/mysql/bin/mysqld_safe
(digitare la password, se necessario)
(Premere Control-Z)
[host1:~] user1% bg


"Control-Z" mette il programma in pausa e il comando bg lo fa ripartire in background! A questo punto siamo in grado di connetterci al server MySQL, per esempio, tramite il comando /usr/local/mysql/bin/mysql.

Prima di concludere l’installazione tocchiamo ancora due argomenti:

- Il primo riguarda il fatto che tutti i comandi utili alla gestione di MySQL sono nella directory /usr/local/mysql/bin. 
Se usiamo la shell tcsh (di default sotto jaguar) conviene aggiungere la seguente riga al file .tcshrc presente nella nostra home directory: 
setenv PATH ${PATH}:/usr/local/mysql/bin 
Se il file .tcshrc non è presente, creiamolo. 
In questo modo potremo accedere ai tool di MySQL senza esserci prima spostati nella directory /usr/local/mysql/bin.

- Il secondo riguarda le questioni di sicurezza. Conviene dichiarare subito una password di root tramite il seguente comando: 
/usr/local/mysql/bin/mysqladmin -u root password <password> 
Ovviamente, al posto di "<password>" digitate la vostra password preferita!

 

risposta inviata 26 Settembre 2014 da Daniele Ciambra Corsista (71 punti)
0 voti

Ecco  di seguito l'istallazione di MySQL su Windows e Linux

http://www.html.it/pag/32138/download-e-installazione-di-mysql/

Ecco di seguito l'istallazione di MySQL su MAC

http://www.macosx.it/index.php/site/articolo/installare_mysql_mai_stato_cosi_facile/

risposta inviata 26 Settembre 2014 da Giovanni Mattaliano Corsista (74 punti)
0 voti

----------------------------------------------------CONFIGURAZIONE PHP IN WINDOWS------------------------------------------------

 

GRUPPO: Roberto De Rosalia, Marco Scarpaci, Massimiliano Adelfio, Marco Cottone e Salvatore Firriolo.

 

PHP (Hypertext Preprocessor) è un linguaggio di programmazione originariamente concepito per la programmazione di pagine web dinamiche. L'interprete PHP è un software libero distribuito sotto la PHP License.

Attualmente è principalmente utilizzato per sviluppare applicazioni web lato server, ma può essere usato anche per scrivere script a riga di comando o applicazioni stand-alone con interfaccia grafica.

PHP riprende per molti versi la sintassi del C, come peraltro fanno molti linguaggi moderni. È un linguaggio debole che dalla versione 5 migliora il supporto al paradigma di programmazione ad oggetti.

Dopo che abbiamo appreso un po’ di teoria passiamo alla pratica.

A questo punto procediamo installare il motore Php, il componente software che si occuperà di interpretare gli script Php conservati sul nostro server e di restituire la risposta al browser.

Scarichiamo per prima cosa il pacchetto contenente l’interprete PHP 4.4.x e le varie librerie per Windows dal sito ufficiale. Il file che ci interessa al momento è denominato PHP 4.4.2 zip package.

 

Dopo aver decompresso l’archivio in formato zip (php-4.4.2-Win32.zip) , nella cartella php-4.4.2-Win32 ne troveremo un altra con il medesimo nome: quest’ultima contiene tutti i file necessari ad installare PHP in Windows. Spostiamo questa directory in C: e rinominiamola php.

Le cartelle ed i file più importanti all’interno della cartella sono:

· cli: contiene l’eseguibile PHP da linea di comando (php.exe), non ha nulla che fare con il Web Server, serve esclusivamente a utilizzare PHP come linguaggio per script di shell “standalone”.

· dlls: contiene librerie ausiliarie utilizzate da alcune estensioni php

· extensions: contiene le principali estensioni PHP, quest’ultime forniscono all’interprete le funzionalità che si è scelto di non non compilare direttamente nel “core” dell’interprete PHP.

· sapi: è una cartella fondamentale poichè contiene i moduli di integrazione per diversi Web Server. Noi utilizzeremo php4apache2.dll ma sono presenti anche i moduli per Apache 1.3.x, IIS, Netscape e altri.  

· php.exe si tratta dell’eseguibile Php/Cgi, per chi non desidera integrare l’interprete PHP come modulo di Apache (la modalità di installazione più diffusa e quella che stiamo descrivendo in queste pagine) e preferisce programmare lato server alla “vecchia maniera”.

· php.ini-dist  e php.ini-recommended sono i file di configurazione di PHP, rispettivamente quello standard e quello più restrittivo. Sceglieremo il secondo e lo rinomineremo php.ini  

· php4ts.dll: il nocciolo vero e proprio dell’interprete PHP.

 

Affinchè tutto funzioni dobbiamo rendere nota al sistema la presenza di Php andando nelle proprietà del sistema:

 

 

 

 

 

 Per prima cosa dobbiamo inserire nel PATH di sistema il percorso in cui si trova l’interprete (php4ts.dll ophp5ts.dll nel caso di Php 5). Lo possiamo fare recandoci in Pannello di Controllo / Sistema / Avanzate / Variabili d’ambiente / Variabili di Sistema, cliccando due volte sulla variabile Path e una volta su Modifica, in fondo alla stringa contenuta nella variabile Path aggiungiamo ;C:php . Successivamente, per rendere raggiungibile il modulo per Apache 2, è necessario copiare in ;C:php il file php4apache2.dll (che per ora si trova in C:phpsapi).

Infine copiamo il contenuto della directory dlls (C:phpdlls) nella directory principale (C:php) e riavviamo il Pc per rendere attive le nuove impostazioni del Path di sistema.

Al riavvio, digitiamo dal prompt di DOS (si ottiene digitando dal menu Start / Esegui il comando cmd) il comando php -v, dovremmo ottenere alcune sintetiche informazioni dall’interprete CGI. Ciò non ha nulla a che fare con la nostra installazione per Apache ma si tratta comunque diun messaggio rassicurante, infatti significa che il sistema ha tutte le informazioni necessarie su come raggiungere l’interprete Php.

Questa installazione, consigliata dal manuale ufficiale Php, ha il vantaggio di non richiedere lo spostamento di file nelle directory di sistema (Windows, System32 e altre): infatti modificando la sola variabile di sistema PATH e mantenendo i file in c:php, tutto rimane più ordinato e l’aggiornamento diventa molto più semplice.

risposta inviata 26 Settembre 2014 da Roberto De Rosalia Corsista (124 punti)
0 voti

Per linux ci sono modalità diverse di installazione del server apache,  quelli più usati sono RPM (RedHat Package Manager) che comprende anche le distribuzioni  prese da red hat per esempio CentOS e vari.

La modalità  da repositiry che si usa tramite ubuntu, perché i  pacchetti di apache sono gia presenti nei repository di Ubuntu.

E per ultima la modalità che è quella più adoperata per tutte le distribuzioni, il metodo classico basato sulla compilazione dei sorgenti.

Tramite RPM

Apache è disponibile sotto forma di package CentOS, quindi potremo installarlo semplicemente con il seguente comando:

 

yum install httpd
 

Qui per configurare Apache in modo che venga avviato automaticamente :

 
chkconfig --levels 235 httpd on
 
 
 

Per avviare Apache manualmente :

 
/etc/init.d/httpd start
 
 
 

Possiamo quindi provare il funzionamento di Apache aprendo la pagina http://localhost. Se tutto funziona correttamente vedrete la pagina di default di Apache.

 

Tramite Repository

L’installazione tramite repository è molto semplice. Come prima operazione, aggiorniamo il database dei pacchetti tramite il comando:

$ sudo apt-get update

Quindi procediamo con l’installazione con:

$ sudo apt-get install apache2 apache2-doc apache2-mpm-prefork apache2-utils libexpat1 ssl-cert

Verranno così prelevati dai repository i pacchetti precompilati in formato Deb e saranno installati in maniera del tutto automatica. Dopo pochi minuti, Apache sarà subito pronto per essere avviato ed utilizzato in tutte le sue funzionalità.

 

 

 

Tramite Codice Sorgente

Vediamo invece adesso come installare il web server Apache tramite la compilazione del codice sorgente.

Questa operazione che bisogna eseguire, è per coloro che hanno più esperienza con le distribuzioni linux.

Poiché deve essere installato tramite il browser links2, che deve essere installato sempre tramite riga di comando.

$ links2 http://httpd.apache.org/download.cgi

Tramite la tastiera scorriamo la pagina fino ad arrivare alla sezione che permette di scaricare il pacchetto compresso: sempre tramite i tasti direzionali della tastiera selezioniamo il file in formato .tar.gz presente vicino alla voce “Unix Source” e premiamo Invio.

Scegliamo di salvare il file e attendiamo il termine dell’operazione di download. Premiamo contemporaneamente i tasti CTRL e C per chiudere il browser e scompattiamo l’archivio con il seguente comando:

$ tar xzvf httpd-2.2.XX.tar.gz

dove ad XX va sostituito il numero della versione di Apache che abbiamo scaricato; per semplificare l’operazione, dopo aver digitato httpd premiamo il tasto TAB sulla tastiera per utilizzare il completamento automatico che fornirà il nome esatto dell’archivio scaricato.

Entriamo dunque nella directory contenente i sorgenti con

$ cd httpd-2.2.xx

per poter procedere con la compilazione dei sorgenti. La prima operazione da fare è la preparazione dell’ambiente di compilazione tramite lo strumento configure. Tramite tale strumento è possibile abilitare e disabilitare funzionalità di cui abbiamo bisogno o viceversa.

Sul sito di Apache è disponibile un elenco dei moduli attivi e di quelli non attivi di default: tra questi ultimi figurano due moduli piuttosto importanti, mod_rewrite, utile per la trasformazione e la riscrittura degli URL.

Prima di compilare Apache con tali moduli dobbiamo però installare le librerie necessarie al modulo ssl:

$ sudo apt-get install libssl-dev

Passiamo poi alla configurazione del web server:

$ ./configure --enable-so --enable-rewrite --enable-ssl

aggiungendo, se vogliamo, altri moduli da abilitare o disabilitare utilizzando lo stesso schema visto per mod_rewrite e mod_ssl. Passiamo ora alla compilazione del web server, tramite il comando

$ make

e, al termine del processo che potrebbe durare anche diversi minuti, a seconda delle capacità della propria macchina, passiamo all’installazione digitando

$ sudo make install

Una volta ultimata l’installazione, per testare subito se Apache è stato installato correttamente digitiamo

$ sudo /etc/init.d/apache2 start

 

risposta inviata 26 Settembre 2014 da drayerx Corsista (68 punti)

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