1.      Per rappresentare graficamente nel piano cartesiano una retta  trasversale agli assi, ovvero non parallela agli assi x o y:

§         si esplicita la sua equazione rispetto alla y

§         ricordando poi che per due punti passa una ed una sola retta, diamo due valori arbitrari alla x per ottenere le corrispondenti ordinate e rappresentiamo nel piano cartesiano i due punti della retta così determinati

§         tracciamo infine la linea retta passante per tali punti

Osservazioni

Ø      Per trovare i due punti basta anche determinare le intersezioni della retta con gli assi x  ed y, risolvendo il sistema tra l’equazione della retta data con l’equazione dell’asse x, y = 0, e poi con quella dell’asse y, x = 0

Ø      Se si tiene presente il significato geometrico del termine noto “q” dell’equazione esplicita, che rappresenta l’ordinata all’origine, ovvero il punto (0; q) d’intersezione della retta con l’asse y e che in ogni caso si ottiene per x = 0, in realtà per rappresentare la retta basta determinare arbitrariamente un altro solo punto della retta

2.      Per rappresentare graficamente  una retta parallela agli assi

§         si esplicita la sua equazione rispetto alla sola variabile presente

§         si riporta nel piano cartesiano il valore ottenuto a 2° membro o nell’asse x o nell’asse y, secondo l’incognita presente, e da quel punto si traccia infine la retta parallela all’altro asse.

ESERCIZI SVOLTI

ARappresentare nel piano cartesiano le seguenti rette di equazioni:

a)        2 x - y – 3 = 0

Come si osserva l’equazione data è in forma implicita, rappresenta una retta trasversale agli assi dato che in essa sono presenti entrambe le incognite x e y e non passa per l’origine degli assi perché in essa è presente il termine noto “ – 3 “.

Seguiamo dunque l’algoritmo precedentemente descritto in 1.

Esplicitiamo l’equazione rispetto alla y:

- y  = – 2 x + 3       y  =  2 x – 3   (1)

Diamo alla x due valori arbitrari per trovare i corrispondenti valori della y  e determiniamo le coordinate dei due punti appartenenti alla retta:

per   x = 0   →  y  =  2 . 0 – 3 = – 3  →  A ( 0; -3)

per   x = 1   →  y  =  2 . 1 – 3 = 2 – 3 = -1 →  B ( 1; -1)

Tracciamo i due punti nel piano cartesiano e la retta passante per essi, vedi figura:

Osservazioni: dall’equazione (1)  y = 2 x - 3 della retta in forma esplicita:

Ø      il coefficiente angolare è m = 2, ovvero un numero positivo, e quindi la retta, come si osserva dal suo grafico, forma con l’asse positivo delle ascisse un angolo acuto;

Ø      l’ordinata all’origine q = -3 , vedi grafico, è l’intersezione della retta con l’asse y.

 

Rappresentiamo i punti nel piano cartesiano e congiungiamoli con una linea retta:

 

Osservazioni: dall’equazione (2) in forma esplicita:

Ø      il coefficiente angolare è m = -3/4, ovvero un numero negativo, e quindi la retta, come si osserva dal suo grafico, forma con l’asse positivo delle ascisse un angolo ottuso, maggiore di 90°;

Ø      l’ordinata all’origine q = -3 è l’intersezione della retta con l’asse y.

 

c)     y = 2 x

L’equazione rappresenterà ancora una retta trasversale agli assi che attraverserà il I e III quadrante del piano cartesiano, dato che m = 2 è positivo, però passa per l’origine O(0;0)  in quanto manca il termine noto.

L’equazione è gia scritta in forma esplicita e passando per O basta determinare un altro solo punto per rappresentare la retta:

per   x = 2   →  y  =  2 . 2  = 4  →  A ( 0; 4)

Rappresentiamo i punti nel piano cartesiano e tracciamo la retta passante per essi:

d)     2 x + 6 = 0

Si tratta di una retta parallela all’asse y dato che nella sua equazione manca il termine b, coefficiente della y ; per rappresentarla seguiamo l’algoritmo descritto nel punto 2.

Esplicitiamo l’equazione rispetto alla x:

che rappresenta dunque tutti e solo i punti aventi la stessa ascissa -3. Riportiamo tale valore sull’asse delle ascisse e da questo punto P(-3;0) tracciamo la parallela all’asse y:

N.B.: il coefficiente angolare non si può determinare, infatti dall’equazione d) in forma implicita    in quanto risulta

e)       y = 3

Si tratta di una retta parallela all’asse delle x, mancando il termine a nell’equazione, infatti rappresenta l’insieme di tutti e solo i punti aventi medesima ordinata 3 e coefficiente angolare m = 0. Possiamo direttamente rappresentarla nel piano, essendo l’equazione in forma esplicita:

B)  Individua, basandoti solo sul coefficiente angolare m e sull’ordinata all’origine q, il      modello geometrico della retta di equazione  y = 2x -2  tra quelli qui di seguito proposti :

 

 

 

 

Osserviamo che l’equazione data ha:

Ø      coefficiente angolare m = 2 > 0 quindi la retta forma con l’asse x un angolo acuto, per cui possiamo escludere la retta a) e prendere in esame i restanti modelli grafici

Ø      termine noto q ≠ 0 quindi la retta non passa per l’origine, per cui possiamo escludere anche la retta d) e soffermiamo la nostra attenzione sui modelli b) e c)

Ø      l’ordinata all’origine q = -2 mi dà l’indicazione che la retta interseca l’asse y nel punto di ordinata -2 quindi si esclude la b) e pertanto il modello grafico della retta di data equazione è c)