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quesito posto 28 Maggio 2017 in Meccanica da Antonino.Alessandro (38 punti)
  

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La stabilità degli accoppiamenti filettati è dovuta all’attrito che si  sviluppa tra i fianchi dei filetti della vite e della madrevite e tra le  superfici di appoggio di vite e dado. Infatti quando si serra una vite si  provoca una trazione del suo gambo che tende ad allungare la vite; la  conseguente reazione elastica del materiale della vite mantiene  premuti fra loro i fianchi dei filetti generando l’attrito sufficiente a  impedire lo svitamento spontaneo dei due organi.

I dispositivi che impediscono l’allentamento spontaneo si suddividono in due categorie in base al  principio che utilizzano:

  • dispositivi (PER ATTRITO) che sfruttando l’elasticità del materiale della vite o di altro  elemento elastico aggiuntivo, mantengono costante, nel tempo, la pressione tra le superfici che  generano attrito. Di questi dispositivi fanno parte DADO E CONTRODADO, DADO CON  GUARNIZIONI ELASTICHE (autofrenante), ROSETTA ELASTICA. In sostanza questi metodi non permettono che, a causa di vibrazioni o, in generale, delle sollecitazioni d'esercizio, i componenti si svincolino tra loro, causando una diminizione della pressione di chiusura del collegamento.
  • dispositivi (PER OSTACOLO) che impediscono meccanicamente la rotazione relativa tra vite e  madrevite. Di questi fanno parte ROSETTE DI SICUREZZA, COPIGLIE PER DADO A INTAGLI,  PIASTRINE DI SICUREZZA.

Tutti questi elementi ausiliari utilizzati nei collegamenti filettati sono unificati e pertanto vengono
indicate nei disegni attraverso una designazione. Per ogni tipo di elemento, nella relativa tabella
predisposta dall’ente unificatore (UNI, ISO, ....), vi sono le indicazioni su come designare
l’elemento accompagnate, generalmente, da un esempio.

risposta inviata 29 Maggio 2017 da Antonino.Alessandro (38 punti)

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